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TERRITORIO – ATTRAZIONI

Isola di Villapendola

Archeologia industriale

Toelette

Parcheggio

Non custodito

Storia dell’isola di Villapendola

 

L’isola fluviale di Villapendola nasce contestualmente al taglio del Sile, i cui lavori di scavo vennero avviati nell’ottobre 1950.Si iniziarono a rovesciare massi e rocce sul fondo del Sile, per elevare una diga nel punto in cui doveva avvenire la deviazione nel nuovo taglio.

Il percorso, lungo 1 chilometro e interamente dritto, avrebbe consentito alle imbarcazioni di evitare ben 5 km di percorso stretto e tortuoso. Ci vollero però ben 4 anni prima di riuscire a completare la deviazione del fiume e la creazione del nuovo canale. La portata del vecchio tracciato, da allora ribattezzato con il nome di Sile Morto, venne sensibilmente ridotta. Con la realizzazione del canale si venne a creare un’isola artificiale che prese il nome di Isola di Villapendola.

 

Isola di Villapendola oggi

 

Posta tra i comuni di Treviso e Silea, oggigiorno gran parte delle case coloniche dell’isola fluviale sono state ormai abbandonate. Negli ultimi anni, comunque, sono stati avviati diversi lavori di riqualificazione, tra cui spicca la costruzione di una passerella ciclo-pedonabile che dovrà congiungere la punta ovest all’area situata dietro la Chiesa di Sant’Antonino, per facilitare l’accesso dalla città.

Da vedere anche

La Centrale idroelettrica di Silea di proprietà dell’azienda Elettroburgo Spa. E’ in funzione dal 1954. Sfrutta un salto d’acqua di quasi 4 metri. Azionata da due turbine Kaplan produce ben 1750 Kwh.

Cosa puoi trovare qui

 

Relax dalla vita cittadina, tanta natura, riconciliazione con l’ambiente. Se sei a Silea e cerchi un luogo per fare una bella passeggiata in mezzo alla natura oppure una corsetta all’aria aperta, allora questo potrebbe essere il luogo giusto per un’escursione diversa dal solito.

Si tratta di uno degli angoli più belli del fiume. Un posto silenzioso, con una rigogliosa vegetazione e popolato da diverse specie di uccelli. 
Soffermarsi ad ammirare il panorama, farsi assorbire dalla tranquillità dell’ambiente e apprezzare il dolce cinguettio degli uccelli.

Foto a cura di Federica Donadi