Il cimitero dei burci: archeologia e natura
Il cimitero dei burci ha una storia ben precisa. Le sponde del Sile, del resto, hanno visto davvero di tutto. Il Medioevo, l’età moderna e la contemporaneità, con le grandi guerre che si sono succedute nella storia. Ogni avvenimento lascia dei segni che aiutano a non dimenticare.
Tra questi c’è sicuramente il cimitero dei burci.
Cos’è il cimitero dei burci
Quello che gli abitanti di Silea conosco come “Cimitero dei burci” è un vero e proprio sito archeologico. Situato nelle vicinanze di Casier all’interno del Parco regionale del fiume Sile, questa zona si estende per 15.000 metri quadri in un’ansa del fiume.
La storia del cimitero
In un ormai lontano 1911, questa zona è stata utilizzata come cava, di cui rimane ancora oggi una mota di ghiaia. Ad un certo punto comparve uno squero, cioè un’infrastruttura che permette di portare in secca le piccole imbarcazioni per lavori di manutenzione.
Le ricerche svolte hanno portato alla luce l’esistenza di 13 imbarcazioni abbandonate lì tra il 1974 e il 1975. Prima di allora, erano presenti 8 relitti, di cui 4 scomparsi.
I documenti recuperati da 3 imbarcazioni riportano al 1937, agli armatori dell’epoca e ad un altro Veneto. Il cimitero dei burci è un promemoria storico della zona, di come ci si muoveva una volta.