La Chiesa di Sant’Elena Imperatrice a Sant’Elena sul Sile vede nella sua Santa una donna dalla storia molto interessante. Pagana di nascita e madre dell’Imperatore Costantino, sarebbe stata proprio lei a scoprire il S. Sepolcro.
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Da Roma a Gerusalemme: la storia dell’imperatrice Elena
Il nome di Sant’Elena appartiene ai primi secoli della cristianità, sebbene le notizie siano contrastanti. Le informazioni più accreditate indicano Roma come la sua città natale, dove venne alla luce nel 250 d.C. da una famiglia pagana. In età da marito, si unì a Costanzo Cloro che la condusse in Dardania, dove diede alla luce quel Costantino che avrebbe liberato il Cristianesimo.
Le dinamiche politiche determinarono il suo ripudio da parte del marito. Elena rimane quindi a crescere il figlio nella villa dell’Illiria. Alla proclamazione di Costantino come imperatore, divenne un’Augusta del figlio e inizio le sue opere caritatevoli.
Dopo il Concilio di Nicea, fu proprio Elena ad occuparsi della costruzione di templi e basiliche cristiane in Palestina per conto dell’imperatore. La storia vuole che sia lei, una volta giusta a Gerusalemme, a scoprire il S. Sepolcro e la S. Croce del Cristo.
Dopo aver portato la Croce nella cattedrale della città, rimase a Gerusalemme per la costruzione di altre chiese e strutture caritatevoli. Nel 329, tornata a Roma, spirò tra le braccia del figlio.
Diatribe storiche
In merito alla conversione di Elena, gli storici non sono d’accordo. Alcuni affermano la vocazione cristiana; altri vedono in essa il gioco politico dello stesso Costantino per riconquistare la fiducia dei popoli orientali dell’impero.
La Chiesa a Sant’Elena di Silea
La chiesa dedicata alla Santa sarebbe sorta nel 1089. Ricostruita più volta sempre sulle fondamenta di quella precedente, dell’edificio originario oggi rimane solo la facciata.
Dal 2018, la parrocchia di Sant’Elena fa parte di una collaborazione pastorale assieme a quella di Silea e Cendon.
Foto tratta da Wikipedia