Anche il Sile ha visto il Medioevo. Il suo primo borgo medievale nasce proprio sulla sponda sud del fiume, attorno alla chiesa di Sant’Angelo sul Sile. Nata presumibilmente nel 775 d.c., la cappella ha visto le lotte tra Franchi e Longobardi.
Sopravvissuta al tempo e alla storia, la prima fase di restauro risale al 1500, a cui sono seguiti rifacimenti ed ampliamenti che hanno permesso alla chiesa di Sant’Angelo sul Sile di arrivare fino ai giorni nostri.
Com’e nata la Chiesa di Sant’Angelo sul Sile
La storia racconta che, nel 775, Orlando, il grande paladino di Carlo Magno, fosse preoccupato per l’ennesima battaglia imminente. Passò quindi 3 giorni di preghiera, invocando l’aiuto di San Michele Arcangelo.
Orlando, con i suoi 2.000 uomini riuscì a mettere in ginocchio uno schieramento avversario di 30.000 soldati. Attribuendo la vittoria all’aiuto angelico, decise quindi di far erigere una cappella votiva in onore dell’angelo che lo aveva aiutato.
Dal mito alla realtà
Una versione più vicina alla realtà vede la consacrazione della Chiesa per mano di Fortunato, Vescovo di Treviso, in seguito alla conquista franca del regno longobardo.
Certa è l’ospitalità offerta dallo stesso Fortunato a Papa Leone III nel 799.
Quest’ultimo sembrerebbe aver imposto l’indulgenza plenaria durante la visita alla cappella.
Ma la Chiesa di Sant’Angelo è nota soprattutto per la sua prima citazione, avvenuta nel 1170. In una bolla di papa Alessandro III, infatti, la chiesetta viene interessata in un elenco di beni dei canonici di Treviso, specificando che vicino ad essa era presente un villaggio.
La chiesa tra romanico e gotico
Dovete sapere che la torre campanaria classe 1726 che contraddistingue la Chiesa di Sant’Angelo è ancora nel suo stato originario. Davvero di particolare interesse artistico sono le opere presenti al suo interno. I dipinti della scuola veneta, gli oggetti sacri e il materiale liturgico sono piccoli frammenti della storia dell’uomo e del fascino delle società del passato.